La Maremma e Tarquinia. Dante le cita nell’Inferno, individuando i confini della prima esattamente tra Cecina e Corneto (Tarquinia). La Maremma all’epoca era considerata uno dei luoghi più inospitali e selvaggi d’Italia.
Oggi è invece un vasto territorio variegato, con caratteristiche uniche, proprio perchè offre dei paesaggi e degli scorci naturalistici mozzafiato. Dal mare cristallino, alle lunghe coste di spiaggia finissima alternate a scogli impervi, fino al verde brillante dei boschi e delle bellissime campagne pianeggianti.
Se un tempo la Maremma spaventava, oggi affascina. Chi giunge a Tarquinia si stupirà della ricchezza del paesaggio in cui si colloca: i grandi spazi della campagna maremmana che avvolge il centro della città creano panorami evocativi in cui la natura incontaminata seduce ad ogni passo. Così Tarquinia diventa anche il luogo ideale dove fare esperienze legate al mondo dell’escursionismo, scoprendo le sue numerose bellezze naturalistiche, oltre che quelle archeologiche, sicuramente più note.
Una zona senza tempo, che conserva le tracce di civiltà antiche, come gli Etruschi e i Romani che, non senza fatica, riuscirono a dominare quella terra così selvaggia e cupa, ma anche inaspettatamente florida. Le origini vulcaniche della Maremma hanno, infatti, donato alle sue terre una sorprendente fertilità. È qui che antichi popoli, come gli Etruschi, scelsero di vivere. In Maremma crebbero i centri medievali, spesso in forma di piccoli borghi sormontanti rupi o speroni, come Corneto.
Oggi, Tarquinia, città della Maremma laziale, rivendica con orgoglio le sue origini legate al più vasto territorio dove si insedia. L’antica Corneto racconta la sua storia tutelando e valorizzando le bellezze artistiche di una terra ricca di storia e rinnovando tradizioni legate al lavoro nei campi nelle molteplici manifestazioni, che si svolgono annualmente in città.
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Centro dell’Etruria Meridionale è un simbolo dell’arte etrusca per eccellenza e cittadina medioevale di grande fascino.